Stamattina, in diretta, ho detto che da anni non mi sento più rappresentato dalla stampa videoludica, dai siti e in generale dal mondo della "critica".
Nei momenti peggiori, mi sembra che riportando in maniera acritica certe notizie, la stampa si comporti da ingranaggio del marketing, a volte persino in maniera inconsapevole (cosa che trovo ancora più triste).
Altre volte, quando parla del nulla, mi sembra una cosa ancora più patetica: GOSSIP PER NERD.
I videogioco possono essere altro.
@b8ae8ee5 Condivido in toto. Per questo oramai seguo esclusivamente PlayerInside. Sebbene mainstream mi sembrano riuscire a rimane molto onesti. Il resto è davvero incodivisibile. I pochi canali che seguo su Telegram, li seguo esclusivamente leggendo i titoli proprio perché il contenuto è spesso fuffa che non voglio finanziare.
Anche perché molti siti non fanno giornalismo, fanno raccolta di notizie che sono due cose ben diverse.
@b8ae8ee5 È un destino condiviso da quasi ogni sito di "informazione": ormai l'algoritmo, i clic per le pubblicità e il SEO regnano sovrani, essendo praticamente l'unica fonte di guadagno per queste realtà (fatta eccezione per le sponsorizzazioni, ovviamente). In ambito videogiochi secondo me c'è ancora qualche isola felice (un paio di siti, qualche penna molto ispirata), ma bisogna cercarle col lanternino.
@b8ae8ee5 Quindi ora i nemici sono marketing e gossip? Insieme?
@b8ae8ee5 per onestà intellettuale metto le mani avanti: non sono una gamer, fidanz lo è e mi conferma spesso ogni parola che hai detto. Ma da fruitrice di film e serie TV ho spesso notato questo meccanismo, specie quando sono trattɜ da libri che chi critica la trasposizione nove volte su dieci non ha letto: criticano prodotti anche prima di averne potuto fruire, con formule standardizzate applicate in maniera acritica a qualunque cosa ("è lento", "succedono troppe cose", "è scritto male, ⤵️