@5c66180a La parola chiave è "capitalismo", come al solito (e purtroppo, aggiungo). Viviamo in un mondo molto diverso da quello di vent'anni fa, in gran parte a causa di internet e dell'iperconnettività. Cose che nel 1990 erano tollerabili o archiviabili a un "così va il mondo", oggi sono insostenibili. Penso che, visto che nel capitalismo ci viviamo, sarà sempre più difficile, se non impossibile, fare cultura (o cose significative e non "di consumo") senza evadere dalle sue logiche.