L’equipaggio si trasferisce nella Skylab, dove le temperature sono infernali, e installa il parasole sull’esterno della stazione, facendolo passare attraverso un piccolo portellone per gli strumenti scientifici. Le temperature dentro la stazione scendono immediatamente e rimangono un po’ più alte del normale ma accettabili.
Ora bisogna liberare il pannello incastrato. Sulla Terra, nella piscina del Marshall Space Center, Russell Schweickart e Edward Gibson collaudano le manovre necessarie e il 7 giugno Conrad e Kerwin tentano di metterle in pratica con un’altra attività extraveicolare. Cercare di fare forza in assenza di peso è problematico: i due faticano per più di tre ore senza successo, anche perché la cerniera del pannello solare si è congelata. C’è da perdere le speranze. https://cdn.sociale.network/media_attachments/files/111/187/020/774/264/217/original/10c2a5b997e93a6a.png
Finalmente il pannello si sblocca con uno scatto violento e scaraventa Conrad e Kerwin lontano dalla stazione: soltanto i loro cavi di sicurezza permettono loro di non perdersi nello spazio. https://cdn.sociale.network/media_attachments/files/111/187/023/240/101/628/original/964e7e823ec26956.png
Ce l’hanno fatta. Il pannello solare è in posizione nominale. Skylab è operativa. Diversi astronauti la useranno per quasi sei mesi, portando a termine centinaia di esperimenti, poi resterà a lungo disabitata. Durante il suo rientro, l’11 luglio 1979, ci sarà un altro grosso imprevisto. Ma questa è un’altra storia. (fine) https://cdn.sociale.network/media_attachments/files/111/187/025/207/162/494/original/384ee7ffc8d7601e.png