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 La richiesta si riferisce solo alla parte americana della ISS, ma saranno necessarie iniziative analoghe per le altre sezioni, che subiranno la stessa sorte, anche se è possibile che qualche modulo rimanga in orbita e venga aggregato a una delle future stazioni spaziali private attualmente in fase di sviluppo.

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 @21e0df80

Tempo fa lessi (non ricordo dove) che i russi intendono riciclare la parte di loro competenza in una loro nuova stazione spaziale. Anche se gli eventi di quest'ultimo anno e mezzo hanno cambiato un po' le carte in tavola. 
 @617958c9 è possibile, ma non credo che valga la pena di mantenere tutti i moduli 
 @21e0df80

senza dubbio, vanno messe in conto anche l'obsolescenza e l'usura causata dal vento solare (che, per quanto indebolito, a quelle altezze si fa comunque sentire).

Però l'idea di buttare il tutto usando l'oceano o l'anecumene perché lo smaltimento "costa" mi pare un po' strampalata, di solito ragionano così i "furbetti della differenziata", che si disfano del vecchio televisore abbandonandolo nella prima piazzola di sosta. 
 @617958c9 La maggior parte della massa (e per i satelliti più piccoli la totalità) brucia durante il rientro, però sono d'accordo, è una scelta non più in linea con i tempi. 
 @21e0df80

ma sappiamo benissimo (e si sapeva benissimo) che l'ISS non è un piccolo rottame che si disintegra entrando nella mesosfera. Possibile che nelle analisi benefici-costi non sia mai stato preso in considerazione questo problema!? 
 @617958c9 La NASA ritiene che l'impatto ambientale del rientro in oceano sia minimo. Vedremo se questa valutazione sarà accettata.