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 @b8ae8ee5 @5c66180a per me andrebbe fatta una distinzione (che la "stampa" non fa, secondo me colpevolmente) tra informazione, intrattenimento e critica (non solo videoludica). Il discorso è lungo - mi occupo di marketing da quindici anni, quindi avrei taaaanto da dire - ma in soldoni mi sembra che la critica si faccia sempre meno. Il fatto che i videogiochi SIANO intrattenimento non vuol dire che chi ne parla debba fare a sua volta intrattenimento: può fare critica o informazione, non cabaret. 
 @616510b7 @5c66180a Per me "intrattenimento" è una categoria parallela.

"Natale sul Nilo" è un film ed è intrattenimento.
"Schindler's list" è un film ed è comunque intrattenimento. È tragico e non fa ridere, ma ci fa passare del tempo di qualità e ci arricchisce.

Nell'ambito della categoria "intrattenimento" ci sono cose avranno da dire per anni e anni, e altre, come il gossip, che tendono a sparire nell'oblio. 
 @616510b7 @b8ae8ee5 Oooh fermiamoci tutti. Non è che se difendo il marketing (per me necessario sin dai tempi dell'invenzione della stampa) automaticamente annullo tutto. Io sono la prima però ad andare sui siti minori a leggere le opinioni.
Ne dico uno perché è qui "di casa": @4c5038b5 . Però è proprio questo il problema: quando si punta il dito contro una categoria (stampa) c'è sempre da specificare "con le dovute eccezioni". Magari è un dettaglio, magari no, però non farlo è una mancanza. 
 @5c66180a @616510b7 @4c5038b5 Senza dubbio. Io cito sempre anche outcast.it, che trovo eccellente. Più che specificare "con le dovute eccezioni", avrei dovuto parlare di stampa mainstream, senza dubbio.

Spero che però sia chiara la tendenza che non mi piace e che critico. Nella stampa mainstream, che purtroppo monopolizza buona parte dell'attenzione nello spazio dei videogiochi, il confine tra informazione e marketing si sta sfumando da anni.