Non è stato un incubo, né un sogno allegro. Mio padre che guidava con mani sicure mentre ascoltavamo il Guglielmo Tell di Rossini è uno dei miei ricordi di infanzia più cari. Era la sicurezza. Ci pensava lui. Lo so da tanto tempo che quella sicurezza non c'è più. Non penso che il mio subconscio stia rigirando il coltello nella piaga. Penso più che, in maniera violenta ma incisiva, mi stia ricordando che è esistita. È un bel pensiero. Grazie subconscio. (e wtf al cybertruck)