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 nostr:npub1lnze57zj365wypzt7k9c5n69gc86k5xrrxvpqvzsyh9f9ezllf9qz7aar2 probabilmente dici così perché hai una conoscenza del mondo dei videogiochi ferma a vent'anni fa oppure una conoscenza del mondo di oggi che si ferma a fortnite o all' fps stupido di turno (con tutto il rispetto per gli fps). Ma quel mondo è profondamente cambiato negli ultimi anni. Ci sono videogiochi che trattano problemi complessi con grande profondità, che parlano di salute mentale, di tematiche LGBTQ, videogiochi che vengono creati da veri e propri dipinti a mano, dietro ai quali ci sono artisti con la a maiuscola, software house che hanno innalzato il videogioco ad opera d'arte. Ed è così che vanno considerati oggi i videogiochi: opere d'arte. Ce ne sono di belli, di brutti, di orrendi, di favolosi ma dire che sono un' inutile perdita di tempo è come dire lo stesso di una mostra al museo o di ascoltare un madrigale.